domenica 30 settembre 2018

CAMPANELLA

Campanella affermava che l’essenza di tutte le cose fossero le tre primalità (potere, sapere, amore). Infatti il poter essere è la condizione di ogni essere e dell’azione di ogni cosa. Il sapere è la conoscenza di sé e delle altre cose attraverso i sensi. Tutti gli enti amano se stessi e desiderano conservarsi e dunque scaturisce l’amore.
Le cose finite oltre a possedere le primalità dell’essere possiedono anche quelle del non essere (impotenza, insipienza e odio). Dio, essendo infinito, possiede solo le primalità dell’essere da cui derivano necessità, fato e armonia.
- Dalla potenza deriva la necessità per cui nulla agisce senza il volere di Dio.
- Dal sapere deriva il fato.
- Dall’amore deriva l’armonia per cui tutto è indirizzato al fine supremo.

TELESIO

Telesio affermava che la natura si basa sui propri principi e che può essere spiegata solo tramite essi.
L’uomo essendo parte della natura la può comprendere attraverso i sensi. La sensibilità dunque è l’autorivelazione della natura a una parte di sé. La natura inoltre deve essere spiegata tramite i due principi ovvero caldo e freddo. Il primo dilata le cose, le rende leggere e adatte al movimento. Il freddo, invece, condensa le cose, le rende pesanti e immobili. Caldo e freddo però sono due forze incorporee e hanno bisogno di una massa corporea su cui agire. La massa corporea quindi è il terzo principio della natura.
Telesio afferma che Dio è il principio di conservazione di tutti gli esseri che senza di esso si distruggerebbero a vicenda. Dio quindi assume la funzione di garante della conservazione della natura.
Secondo Telesio la conoscenza si basa sulla sensazione. Infatti:
- Sensazione: primo contatto tra l’anima e le cose esterne
- Coscienza: percezione delle cose
- Intelligenza: associazione delle qualità delle cose ad altre cose simili
L’uomo deve basare la sua vita sulla conservazione dello spirito vitale del mondo che è misura tra bene e male. Di conseguenza fondamentale diventa la virtù che limita gli eccessi e le passioni. Importante, inoltre, è la religione i quanto aspirazione di un bene superiore non conosciuto dai sensi.

       MAGICO:

  • atteggiamento verso il mondo di Dio;
  • alchimia, modificare ciò che ci circonda.

Definizione di "RINASCIMENTO" 

Si tratta di una dimensione rivoluzionaria dove le scoperte scientifiche cambiano la mentalità e il modo di pensare delle persone. Le idee della religione vengono contestate (GALILEO GALILEI) e il popolo inizia a credere di essere arteficie del loro futuro. Come base ha l'Umanesimo e si passa da una visione teocentrica a una antropocentrica del mondo.



UMANESIMO

Con il termine “Umanesimo” si definisce un movimento culturale sviluppatosi dalla fine del ‘300 fino a poco oltre la metà del ‘400 e oltre che essere una premessa determinante per il Rinascmento, diviene un modello per tutta l’Europa, con esiti notevoli soprattutto in Inghilterra, Francia e Spagna. Proprio la voce “umanesimo” suggerisce alcuni fattori chiave della visione degli intellettuali quattrocenteschi, rispetto alla quale appare centrale una rinnovata fiducia nelle capacità e nelle possibilità dell’uomo. In netto contrasto con la cultura medievale, dominata da una prospettiva verticale, per cui l’uomo guarda fuori e sopra di sé alla ricerca del divino (screditando quindi l’esperienza terrena), questo nuovo concetto crede nella capacità umana di autodeterminarsi ed essere artefice della propria sorte. L’uomo cioè ha la possibilità e il dovere intelettuale di comprendere il mondo che lo circonda e di modificarlo secondo i propri fini. Vi è la riscoperta dei classici greci e latini e
muta l’approccio nello studio delle opere autorevoli: lette con rispetto, ma anche con spirito critico, esse divengono ora oggetto di uno studio attento, in particolare alla ricerca della forma originale del testo, al di là delle modificazioni che esso poteva aver subito nel corso del tempo. Sono dunque poste le basi per la nascita della filologia moderna. I classici diventano con l’Umanesimo modelli sia per i loro contenuti (e dunque per gli insegnamenti filosofici, morali e scientifici che offrono) sia per lo stile e la forma con cui sono proposti: ne derivano un nuovo gusto estetico e nuove modalità di espressione letteraria - anche a livello di tematiche e generi - che si ispirano ad un ideale classicista.

Realtà: è quella cosa che continua ad esistere anche se non ci crediamo più.

                                                                                  -tratto dal film Blade Runner