CAMPANELLA
Campanella affermava che l’essenza di tutte le cose
fossero le tre primalità (potere, sapere, amore). Infatti il poter
essere è la condizione di ogni essere e dell’azione di ogni cosa. Il
sapere è la conoscenza di sé e delle altre cose attraverso i sensi.
Tutti gli enti amano se stessi e desiderano conservarsi e dunque
scaturisce l’amore.
Le cose finite oltre a possedere le primalità dell’essere possiedono anche quelle del non essere (impotenza, insipienza e odio). Dio, essendo infinito, possiede solo le primalità dell’essere da cui derivano necessità, fato e armonia.
- Dalla potenza deriva la necessità per cui nulla agisce senza il volere di Dio.
- Dal sapere deriva il fato.
- Dall’amore deriva l’armonia per cui tutto è indirizzato al fine supremo.
Le cose finite oltre a possedere le primalità dell’essere possiedono anche quelle del non essere (impotenza, insipienza e odio). Dio, essendo infinito, possiede solo le primalità dell’essere da cui derivano necessità, fato e armonia.
- Dalla potenza deriva la necessità per cui nulla agisce senza il volere di Dio.
- Dal sapere deriva il fato.
- Dall’amore deriva l’armonia per cui tutto è indirizzato al fine supremo.