UMANESIMO
Con il termine “Umanesimo” si definisce un movimento culturale sviluppatosi dalla fine del ‘300 fino a poco oltre la metà del ‘400 e oltre che essere una premessa determinante per il Rinascmento, diviene un modello per tutta l’Europa, con esiti notevoli soprattutto in Inghilterra, Francia e Spagna.
Proprio la voce “umanesimo”
suggerisce alcuni fattori chiave della visione degli intellettuali
quattrocenteschi, rispetto alla quale appare centrale una rinnovata fiducia nelle capacità e nelle possibilità dell’uomo.
In netto contrasto con la cultura medievale, dominata da una
prospettiva verticale, per cui l’uomo guarda fuori e sopra di sé alla
ricerca del divino (screditando quindi l’esperienza terrena), questo nuovo concetto crede nella capacità umana di autodeterminarsi ed essere
artefice della propria sorte. L’uomo cioè ha la possibilità e il dovere
intelettuale di comprendere il mondo che lo circonda e di modificarlo
secondo i propri fini. Vi è la riscoperta dei classici greci e latini e
muta l’approccio nello studio delle opere autorevoli: lette con rispetto, ma anche con spirito critico, esse divengono ora oggetto di uno studio attento, in particolare alla ricerca della forma originale del testo, al di là delle modificazioni che esso poteva aver subito nel corso del tempo. Sono dunque poste le basi per la nascita della filologia moderna. I classici diventano con l’Umanesimo modelli sia per i loro contenuti (e dunque per gli insegnamenti filosofici, morali e scientifici che offrono) sia per lo stile e la forma con cui sono proposti: ne derivano un nuovo gusto estetico e nuove modalità di espressione letteraria - anche a livello di tematiche e generi - che si ispirano ad un ideale classicista.
muta l’approccio nello studio delle opere autorevoli: lette con rispetto, ma anche con spirito critico, esse divengono ora oggetto di uno studio attento, in particolare alla ricerca della forma originale del testo, al di là delle modificazioni che esso poteva aver subito nel corso del tempo. Sono dunque poste le basi per la nascita della filologia moderna. I classici diventano con l’Umanesimo modelli sia per i loro contenuti (e dunque per gli insegnamenti filosofici, morali e scientifici che offrono) sia per lo stile e la forma con cui sono proposti: ne derivano un nuovo gusto estetico e nuove modalità di espressione letteraria - anche a livello di tematiche e generi - che si ispirano ad un ideale classicista.
Nessun commento:
Posta un commento