giovedì 18 ottobre 2018

GALILEO GALILEI: FILOSOFIA E METODO SCIENTIFICO

L'attività scientifica di Galiliei si sviluppa fra la matematica e la fisica apprese nella giovinezza a Pisa e l'astronomia praticata con successo a Padova grazie all' impiego del cannocchiale, uno strumento innovativo, che permette di vedere le stelle e galassie mai osservate prima e di conoscere che vi sono satelliti e pianeti simili alla terra. Le osservazioni astronomiche compiute nel 1609-10 smentiscono la tesi aristotelica della perfezione dei corpi celesti e confermano, al contrario, la teoria eliocentrica di Copernico. La attività scientifica di Galilei lo porta a scontrarsi con i teologi cattolici che richiederanno una sua condanna per eresia. Galilei si difende sostenendo che la natura e la bibbia sono entrambe opera di dio e che la prima può essere conosciuta direttamente dalla scienza tramite l'osservazione. In caso di dissidio fra scienza e scrittura bisogna basarsi, nell'ambito della conoscenza, sulla prima, perché la seconda non si pone il problema dello studio del mondo ma quella della salvezza dell'anima. La lotta contro le imposizioni della teologia sulla sienza si accompagna a una più generale critica dell'autorità della tradizione (identificata con le teorie di Aristotele): la ricerca deve basarsi sull'osservazione e sul ragionamento, non su ciò che ci viene tramandato dal passato. La scienza deve procedere per sensate esperienze e necessarie dimostrazioni, ovvero unendo l'osservazione sperimentale e le teorizzazioni matematiche, le prove che raccolgono con l'esperienza e le dimostrazioni rigorose della matematica. Viene così a configurarsi il metodo ipotetico-deduttivo che sarà alla base della scienza moderna: lo scienziato interroga attivamente la natura per trarne dei dati, che misura poi con appositi strumenti e traduce in formule matematiche. Per trovare conferma delle sue ipotesi, riproduce quindi fenomeni nell'esperimento, che può essere anche mentale. Lo scienziato deve tenere conto, inoltre, del carattere costruito dell'esperimento e della dimensione comunque astratta del sapere scientifico che deve prescindere dalle imperfezioni accidentali sempre presenti nella realtà concreta. - Grazie al suo metodo scientifico Galileo pone le basi della meccanica e della dinamica moderna, con la sua definizione di principio di inerzia e dei principi sulla composizione dei movimenti. Nella concezione galileiana del mondo la natura è vista come un libro scritto in caratteri matematici, e pertanto accessibile alla scienza: i suoi aspetti quantitativi sono risolvibili in equazioni matematiche( le qualità primarie dei corpi). Mentre le qualità secondarie dei corpi  sono prive di interesse scientifico. La conoscenza cui gli uomini possono pervenire tramite il metodo scientifico in profondità (intensive) è simile a quella divina, anche se è ad essa infinitamente inferiore in estensione (estensive).



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